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- Arazzo tessuto in un laboratorio di Bruxelles tra il 1680 e il 1730 sulla base di un episodio dell'arazzo della Storia di Alessandro secondo Charles Lebrun per la Manifattura des Gobelins la cui prima tessitura risale al 1670.
- Questa tessitura è incorniciata su due cavalieri; uno di fronte su un cavallo di manto castano guardando a sinistra con la mano nella visiera, l'altro di dietro su un cavallo di manto bianco con in mano uno stendardo su cui è scritto: "ZE*Z AMM*N EN* AA E*" . La qualità e la finezza della tessitura (8 fili/cm) hanno permesso la trascrizione di un disegno preciso e accurato, di cui l'espressività che emerge, in particolare quella agli occhi dei cavalli, ne è l'esempio migliore. Si tratta di un frammento di un intreccio più ampio, ridotto in altezza, raffigurante un episodio della battaglia di Porus.
- L'arazzo della Storia di Alessandro, secondo Charles Lebrun, tessuto alla Manufactre des Gobelins, era composto da dodici arazzi divisi in cinque dipinti: 1. La battaglia di Granigue, 2. la Battaglia di Arbelles, 3. la Battaglia di Poro, 4. la Famiglia di Dario, 5. il Trionfo di Alessandro. E ogni battaglia era divisa in tre parti (un'ala sinistra, una scena centrale più grande, un'ala destra).
I modelli di Le Brun furono introdotti a Bruxelles attraverso le incisioni. Le botteghe fiamminghe percepiscono molto presto il successo della Storia di Alessandro e cominciano quasi subito a imitarla nel 1676. Ben sei botteghe di Bruxelles cominciano a tessere la Storia di Alessandro, rimanendo più o meno fedeli ai modelli di Le Brun. Si noti che i laboratori di Bruxelles non avevano familiarità diretta né con gli arazzi dei Gobelins né con i dipinti di Lebrun. Ecco perché i colori utilizzati dai tessitori fiamminghi differiscono da quelli della tessitura Gobelins.
- L'arazzo qui presentato è simile al nono pezzo, rappresenta l'ala destra del Poro ferito (vedi sito collezioni MN Lab). Il cavaliere a sinistra osserva in lontananza il prigioniero Poro legato a un cavallo e condotto al cospetto di Alessandro (episodio della scena centrale).
Noteremo cambiamenti nella composizione e, come spiegato sopra, differenze nei colori come lo stemma blu per il pilota sulla schiena.
- Bibliografia:
Raf VanHoren “Arazzi di Bruxelles basati sui modelli di Charles Le Brun: la storia di Alessandro Magno” in Cahiers du Patrimoine ottobre 1999, p. 61-68
Catalogo della mostra "Alessandro e Luigi XIV: intrecci di gloria" presentata alla Galerie des Gobelins, settembre 2008-marzo 2009, p. 78-79
Vittet (Jean) e Brejon de Lavernée (Arnauld), La collezione di arazzi di Luigi XIV, Digione, 2010, p.160-166, fig. 137.
- Buono stato conservativo, normale usura (vedi foto). Sistema di sospensione esistente.
- Dimensioni: Altezza: 128 cm Larghezza: 195,5 cm
Ref: DUU2YCGJO5