Busto di Marie - Louise Brongniart , Jean - Antoine Houdon (1741-1828) - Marmo

Busto in marmo bianco di Carrara, raffigurante un busto di fanciulla, "Marie-Louise Brongniart", dello scultore Jean-Antoine Houdon.
Attraverso questo busto, Houdon dimostra la sua meravigliosa capacità di trascrivere la freschezza della prima infanzia senza sdolcinature, con Louise che conserva le sue curve. Grazie alla resa degli occhi, Houdon conferisce l'aria riflessiva che talvolta assumono i bambini.
Louise e Alexandre erano figli di Alexandre Théodore Brongniart (1739-1813), il famoso architetto della Borsa di Parigi (Palais Brongniart).
Busto firmato "HOUDON" sul retro.
Firma dell'editore "Gherardi".
Marmo antico, seconda metà del XIX secolo.
Ottimo stato di conservazione.

Altezza: 48 cm

I busti di bambini, molto rari nel XVII secolo e nella prima metà del XVIII, diventano sempre più numerosi a partire dal 1750-1760.
Questo fenomeno riflette un cambiamento di mentalità nei confronti dei giovani, che si riflette nella pubblicazione dell'"Emile" di Jean-Jacques Rousseau nel 1762.
Si spiega anche con l'estensione del ritratto scolpito a settori più ampi della società, nonché con lo sviluppo delle "tête d'études", solitamente ritratti più o meno idealizzati.

Houdon mostrò un interesse precoce per i ritratti di bambini, già durante il suo periodo di formazione in Italia.
Inviò una testa di bambino in marmo al suo primo Salon nel 1769.
Se fosse necessario dimostrare che è possibile essere un artista di genio pur conducendo una vita perfettamente ordinata, difendendo aspramente i propri interessi materiali e mostrando un opportunismo temperato dall'indifferenza verso gli eventi politici del suo tempo, la vita di Jean Antoine Houdon sarebbe sufficiente a dimostrarlo.

Il fatto che il padre avesse ricoperto il modesto incarico di custode dell'École royale des élèves protégés facilitò senza dubbio la sua carriera precoce: allievo dell'Académie royale prima dei quindici anni, convocato all'École des élèves protégés (1761-1764), poi all'Académie de France a Roma (1764-1768), ammesso all'Académie royale nel 1769, fu accettato come membro di quest'ultima nel 1777, su presentazione della sua Morphée (Louvre).

Sebbene nel 1793 sia stato tra i primi a rinunciare spontaneamente al titolo e ai privilegi accademici, nel 1795 viene eletto membro del nuovo Institut e nel 1803 si candida con successo alla Légion d'honneur.
Né i due viaggi in Germania (1771 e 1773), né il viaggio negli Stati Uniti (1785), né il matrimonio (1786), né tantomeno i tumulti della rivoluzione interrompono la sua attività creativa, la cui manifestazione più visibile è la regolarità con cui espone ai Salon: dal 1769 al 1795, presenta ogni due anni un numero abbastanza elevato di sculture.

In seguito, le sue partecipazioni, meno consistenti, furono anch'esse meno regolari e cessarono dopo il 1814.

Ref: 2HI1JRSJ6G