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Grande Buddha nella posizione di prendere la Terra come testimone, Birmania (Myanmar), fine del XIX secolo.
L'Illuminato è raffigurato in vajrasana, con la mano destra che invita la dea Terra a testimoniare la sua illuminazione e la sua vittoria su Mara.
Legno intagliato, lacca nera, doratura e pigmenti rossi.
Ottimo stato di conservazione.
Provenienza: proprietà di Claude de Marteau.
Venduto con certificato di provenienza.
Nel buddismo Theravāda, in particolare in Thailandia e, come in questo caso, in Birmania, la postura del Buddha seduto che prende la terra come testimone è una delle rappresentazioni più emblematiche della tradizione della Scuola degli Antichi. Questa postura, nota come bhūmisparśa mudrā (gesto di prendere la terra come testimone), simboleggia il risveglio del Buddha sotto l'albero della Bodhi a Bodhgayā.
Nell'iconografia Theravāda questa posizione è onnipresente, soprattutto nelle statue birmane. Buddha è raffigurato in posizione meditativa, con le gambe incrociate nella posizione del loto, la mano sinistra appoggiata sulle ginocchia in un gesto di meditazione, mentre la mano destra tocca il suolo con la punta delle dita. Questo gesto evoca il momento in cui Siddhārtha Gautama, di fronte agli assalti del demone Māra, invoca la terra come testimone dei suoi meriti accumulati nel corso delle vite passate e della sua resistenza alle tentazioni provocate da Mara. Secondo la tradizione, la terra stessa risponde scatenando un diluvio che spazza via le forze di Māra, suggellando così la vittoria del Buddha sulle illusioni e il suo accesso all'illuminazione.
In Thailandia, questa postura è particolarmente associata all'iconografia dei Buddha degli stili Sukhothai e Rattanakosin, dove è spesso rappresentata con forme slanciate e un'espressione serena, accentuando l'idea di trascendenza e purezza spirituale. In Birmania, in particolare negli stili Mandalay o Konbaung, la stessa postura è onnipresente, ma le statue presentano spesso tratti del viso più arrotondati e benevoli, con dettagli minuziosi nelle pieghe della veste e negli ornamenti della base o del trono.
Questa iconografia esprime un aspetto fondamentale del buddismo Theravāda: l'importanza delle pāramī (perfezioni) accumulate dal Buddha nelle sue vite precedenti e il primato del karma nel percorso verso l'illuminazione. A differenza delle tradizioni Mahāyāna e Vajrayāna, dove il Buddha è spesso rappresentato in forme trascendenti o ornato di simboli esoterici, il Theravāda privilegia un approccio semplice e didattico, incentrato sull'esempio del Buddha storico Gautama. In questo modo, la postura di prendere la terra come testimone diventa un promemoria costante per i devoti del potere del merito e della determinazione necessaria per raggiungere la liberazione.
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