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Ex Regno del Siam (Thailandia)
XVI - XVII secolo
Bronzo
Fuori base: 29,8 x 9,5 cm
Statuetta spezzata in due parti, usura superficiale
Collezione privata
Il Buddha è raffigurato in piedi in samabhanga, con entrambe le braccia piegate ai lati del corpo e le mani con le dita lunghe e affusolate in posizione di assenza di paura (abhaya mudra). È vestito con la veste monastica uttarasanga, che lo copre interamente fino ai polpacci, mentre l'abito è cinto da un panno, un lato del quale cade in linea retta dall'ombelico.
Il volto è caratterizzato da sopracciglia sollevate a semicerchio che sovrastano gli occhi con le palpebre semichiuse e si incontrano sopra un naso aquilino, quest'ultimo sormontato da una bocca con un sorriso pronunciato. L'acconciatura presenta la classica protuberanza cranica (usnisa) da cui scaturisce un piccolo ornamento fiammeggiante (rasmi), simbolo della radiosità spirituale del Beato mutuato dalle immagini singalesi. Le orecchie, con i lobi dilatati dal peso degli ornamenti, simboleggiano l'origine regale del Buddha storico, mentre il collo presenta le classiche tre pieghe della bellezza.
Il mudra dell'impavidità si riferisce a un episodio particolare della vita dell'Illuminato. Devadatta, cugino del Buddha, volendo sostituirlo come capo della comunità, tentò più volte di sopprimerlo. Così, nella città di Rajagrha, con la complicità di Dhirana, il mahout del palazzo, Devadatta libera l'elefante Nalagiri contro il Buddha. Il Beato, con un semplice gesto di acquietamento, calma l'animale, dimostrando così le virtù della fede buddista che si esercitano su tutti gli esseri, dagli dei alle più umili creature.
Ref: P4HG0EB2RU