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Questa statua di Buddha laotiana in lega di rame dell'inizio del XIX secolo presenta caratteristiche stilistiche che evocano alcune influenze birmane e siamesi.
La sua elaborata base a doppio loto, con le sue perforazioni laterali, è una caratteristica atipica che può testimoniare una commissione specifica o un artigianato regionale influenzato dagli scambi culturali del periodo.
Il bordo del sanghati è discretamente ornato da volute, un dettaglio che si ritrova talvolta nelle statue del Laos meridionale (Savannaketh, Champassak, ecc.). La base stessa segue un modello poco documentato, che ricorda le influenze Ava o Lan Na.
Le due perforazioni a sinistra e a destra della base suggeriscono che fosse utilizzata per il fissaggio o l'incastonatura, forse per essere fissata a un basamento più grande, a un altare o a una struttura in legno, rafforzando così la sua funzione rituale.
Nelle pratiche buddiste del Laos, è comune applicare pigmenti rossi non solo all'ushniṣha, ma anche ad altre parti della statua associate alla purezza e all'illuminazione. Poiché il loto è il simbolo della purezza spirituale e del superamento della sofferenza, è logico che anche questa parte venga arricchita di pigmenti durante una consacrazione.
H 28 cm x L 14 cm x P 7 cm
Peso: 1095 grammi
Provenienza: Tenuta del collezionista Claude de Marteau
Venduto con certificato di provenienza.
Nelle pratiche buddiste del Laos è comune l'applicazione di pigmenti rossi non solo sull'ushniṣha, ma anche su altre parti della statua associate alla purezza e all'illuminazione. Poiché il loto è il simbolo della purezza spirituale e del superamento della sofferenza, è logico che anche questa parte venga arricchita di pigmenti durante una consacrazione.
H 28 cm x L 14 cm x P 7 cm
Peso: 1095 grammi
Provenienza: Tenuta del collezionista Claude de Marteau
Venduto con certificato di provenienza.
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Ref: 3K4WO15F7B