Antilope che si gratta. Bronzo animale di Guido Righetti – (1875-1958)
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Antilope che si gratta. Bronzo animale di Guido Righetti – (1875-1958)

XX secolo
Arte moderna
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    Questa statua del 1922 di Guido Rigehtti (1875-1958) raffigura un'antilope che si gratta l'orecchio. Guido Righetti continuò a rielaborare le sue statue anche se erano già state fuse. Questa è probabilmente la prima versione di questa statua, poiché è una versione leggermente diversa (con le gambe posizionate in modo leggermente diverso) che si trova nel catalogo ragionato a pagina 33. Questa fusione ha una patina di bronzo scuro con sfumature verdi. È firmato G. Righetti ed è un vecchio carattere italiano realizzato durante la vita dell'artista.

    Biografia: Guido Righetti (1875 - 1958)
    Il 29 settembre 1875 nasce a Milano Guido Righetti. Attraverso sua madre, Guido Righetti apparteneva all'alta borghesia del nord Italia, che aderiva molto presto all'idea dell'unità italiana. Da giovane frequentò Casa Ricordi, rinomata casa editrice musicale, dove senza dubbio avrà avuto contatti con pittori, poeti e musicisti del mondo artistico e letterario.
    Dopo gli studi classici, Righetti si interessò al disegno e furono gli animali a diventare il centro del suo lavoro. Osserva in prima persona i suoi soggetti, sia allo zoo di Milano che al museo di storia naturale. La sua fortuna gli permette di dedicarsi interamente alla sua passione, la scultura di animali. Consigliato dal principe Paul Troubetzkoy, amico di famiglia e scultore di successo che a quel tempo insegnava all'Accademia di Brera, la cui influenza fu per molto tempo, trovò rapidamente il suo stile. Righetti lavora con argilla, cera e plastilina e spesso raffigura gli animali che circondano la casa di campagna della sua famiglia a San Salvatore. Il suo tocco molto fluido, che conferisce un aspetto vellutato alla superficie dei suoi bronzi, ci permette di parlare di impressionismo nella sua scultura. Sa anche come dare personalità ed espressione a ciascuno dei suoi modelli. Col tempo si trasferì a San Salvatore, residenza di campagna della sua famiglia, sulle brulle alture del Monte Erba. La casa un tempo era stata un convento dei Cappuccini.
    Divenne molto popolare nel periodo tra le due guerre, quando il governo italiano e soprattutto il comune milanese gli commissionarono statue per decorare parchi, fontane e terme. Tuttavia, non ha partecipato in alcun modo alla glorificazione del regime. Vivendo da recluso, si ritirò nell'eremo di San Salvatore, nell'alta Brianza, appartenuto alla sua famiglia, dove trascorse gran parte della sua vita in fertile solitudine. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, si rivelò disastroso per la sua fiorente carriera. Molti dei suoi pezzi furono distrutti durante il bombardamento di Milano nel 1943 e altri furono rimossi dai musei per recuperare il bronzo. Molte delle sue opere furono fuse per recuperare metallo per lo sforzo bellico.
    Rovinato dalla guerra, dovette abbandonare il suo eremo nel 1950 per tornare a vivere a Milano. A causa del difficile clima economico e politico non riceve più ordini di sculture. Poco si sa della produzione di Righetti nel dopoguerra, poiché l'artista e le sue sculture scomparvero nell'oscurità. Morì a Milano nel 1958, dimenticato e quasi indigente.

    Ref: ISPJ7RFGHE

    Stato Ottimo
    Stile Arte moderna (Animali in bronzo Stile Arte moderna)
    Epoca XX secolo (Animali in bronzo Epoca XX secolo)
    Paese di origine Italia
    Artista Guido Righetti (1875 - 1958)
    lunghezza (cm) 20
    Larghezza (cm) 14
    Altezza (cm) 19
    Peso (Kg) 2
    Materiali Bronze patiné
    Tempi di spedizione Pronto per la spedizione in 2-3 giorni lavorativi
    Localizzazione 9000, Gent - 9000, Belgio
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