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René Duvillier (1919-2002)
Composizione astratta intitolata Poursuites
Olio su tela firmato in basso a sinistra
Dimensioni: 73 x 91 cm
Bibliografia
René Duvillier (1919, Oyonnax - 2002, Parigi) entra all'Ecole des Beaux- Arts di Parigi nel 1935. Dopo cinque anni di prigionia e una mostra tra le mura dello stalag di Cracovia, inizia a farsi conoscere in quella che viene definita la "Nuova Scuola di Parigi". René Duvillier conosce gli artisti della Nuova Scuola di Parigi: lavora al fianco di Poliakoff e Hartung, ma anche di pittori della sua stessa generazione, come Jean Degottex e Jean Messagier, con i quali espone alla galleria "À l'Étoile Scellée" di André Breton.
Sotto la guida del critico d'arte Charles Estienne, la galleria riunì i pittori emersi dal Surrealismo e dall'astrazione gestuale o lirica che trionfò infine nel 1955. André Breton espone le sue opere e Benjamin Péret ne elogia il lavoro pittorico, in cui il movimento del pennello anima gli elementi naturali "e conferisce loro attributi quasi soprannaturali" (1955). E mentre Breton fu toccato dal suo stile gestuale, nel quale trovò una forma di automatismo surrealista, il suo lirismo era molto più attento alla natura.
I riconoscimenti internazionali, dal Guggenheim di New York (1953) all'Esposizione Universale di Montreal (1967), non gli impedirono di commuoversi profondamente. Fu il mare della Bretagna a dargli "una scossa terribile" quando, nel 1954, fu invitato da Charles Estienne sulla costa selvaggia del Finistère settentrionale. "Lì ho trovato il movimento e il gesto. Tutto si muoveva, le onde, la riva, il cielo, gli uccelli. Sono rimasto particolarmente colpito dalla vista dei cavalli bretoni, con le criniere al vento che si alzavano dalla schiuma. Ho anche riscoperto l'antico mito greco della nascita del mare.
Da quel momento in poi, non ha mai smesso di offrire una lezione sull'universale, basata sui movimenti minuti delle onde e dell'aria. Dai cavalli del Mar Argenton ai pianeti, dallo sguardo ai vortici, il mondo dipinto da René Duvillier collega l'intimo all'universale e l'umano al cosmo. Era l'uomo del mito e della vertigine, tra paradossi e scosse successive, un umanista generoso, rigoroso e istintivo allo stesso tempo. Sono emotivo e appassionato", ha detto il pittore. Non cerco una semplificazione o una sintesi; mi sto portando avanti, devo mantenere la mia totalità". Si confronta con la materia e la sua immaginazione si nutre di vita. La sua pittura dinamica e gestuale combina la quasi monocromia con i colori più brillanti.
Le sue opere sono presenti nei musei:
Centro Pompidou
Museo delle Belle Arti di Nantes
Museo delle Belle Arti di Quimper
Museo delle Belle Arti di Brest
Museo d'arte moderna di Parigi
Museo delle Belle Arti di Lione
Ref: UCP2MJSVFU