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OLIO SU TELA 60X73CM
Ocre melodiose, marroni tellurici, terre bruciate: per lui la pittura è ciò che nasce dall'inconscio, ciò che rivela l'interiorità, ciò che ci rivela a noi stessi. Il suo modo proustiano di far riemergere il passato è un modo estremamente elegante di mostrare come il tessuto più fragile della nostra esistenza, quello delle sensazioni fugaci, delle ferite non riconosciute e dei segreti taciuti, sia sempre cucito insieme ai fili della storia.
Le sue opere sono contaminate da una discrezione insondabile, persino da un certo ritiro, quello della finezza. La solarità della Provenza, dove Gilbert Pastor è nato, è oscurata sotto le sue opere oscure, ma non prive di delicatezza.
I poeti e gli artisti parigini che vivevano nel sud non esitavano ad attraversare la distanza per incontrare Gilbert Pastor. L'amicizia con il poeta Boris Bojnev alimentò la sua inclinazione verso la vocazione lirica. "Boris Bojnev mi ha trasmesso la fiducia in me stesso e il gusto per la lettura, in particolare per la poesia, che amava e introduceva nella sua pittura", confida Gilbert Pastor.
Il pittore ritrae una massa di sensazioni. Le sue pennellate si fondono in calde e sfumate tonalità ocra. Le tonalità della sua tavolozza, prevalentemente autunnali, continuano fino all'alba della primavera. Devoto alla purezza, le sue creazioni emanano un'atmosfera incantata che invita alla contemplazione pura e semplice, a immagine dell'umiltà dell'artista. Il suo pennello sembra essere radicato nella terra, così come lui stesso è radicato in un mondo semplice e nell'intimo dell'essere umano.
Come sottolinea giustamente il curatore Pierre Gaudibert, la qualità inquietante dei dipinti di Pastor è irresistibile: "Tutti i dipinti di Pastor emanano un'atmosfera al tempo stesso struggente e inquietante, una combinazione di sepoltura infantile, ossessioni adolescenziali e sogni di una vita, una combinazione di erotismo acuto e pudore segreto.
Ref: 7SM7ZAJQQ8