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Boris Vansier è un pittore svizzero nato in Russia nel 1928.
I suoi primi lavori rivelano una preoccupazione per la forma, volta a organizzare sulla tela i due poli della pittura rappresentati dall'astrazione e dalla figurazione. È attraverso il modellamento di questi due estremi per mezzo del colore e della linea che la pittura di Boris Vansier rivela in modo del tutto personale quella che Kandinsky chiamava la "necessità interiore".Nel 1950 espone alla galleria parigina Ariel.
I temi della sua pittura si ampliano dopo aver attraversato un periodo tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 (il nostro dipinto), segnato dal suo contributo al movimento dell'astrazione lirica. Questo periodo della carriera del pittore può essere visto come una tappa necessaria nella sua ricerca di conquistare nuovi territori abbandonando la forma oggettiva. La pittura di Boris Vansier, fino a quel momento confinata in una forma da liberare, assume gradualmente una forma espressiva che gli permette di sfuggire a tutti i vincoli di una natura per definizione tirannica, che autorizza ogni libertà. I temi non sono leitmotiv nel senso di reminiscenze che strutturano l'opera, ma ancore che le conferiscono una fisicità aperta a tutte le ricerche, a tutte le audacie e a tutte le variazioni, e soprattutto all'espressione di un linguaggio pittorico totalmente autonomo.
Ref: 0GBV5Z7P5Z