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Dipinto realizzato ad olio su tavola raffigurante un nudo languido, intitolato sul retro "Sognatore" e firmato a pennarello, sul retro dell'opera, di pugno dall'artista. In linea con le ispirazioni fauve dell'artista, l'opera è in buone condizioni: si prega di osservare le foto contrattuali. La cornice viene offerta con (alcune tracce del tempo trascorso, ridimensionata).
Per vostra informazione, quest'opera proviene da una collezione molto pregiata di pittori regionalisti e maestri locali minori.
Dimensioni del pannello: 37,5 / 55 cm, con cornice: 55 / 74 cm.
(Breve) Biografia dell'artista:
CLAUDOT André
Nato il 14 febbraio 1892 a Digione (Côte-d’Or), morto il 13 giugno 1982 a Loeilley (Haute-Saône); designer, pittore a Parigi, in Cina, a Parigi poi a Digione; anticlericale, anarchico, socialista, poi membro del Partito Comunista Francese.
Suo padre, François Claudot, proveniva da una famiglia di liutai di Mirecourt, lo portava alle riunioni del movimento del Libero Pensiero e gli leggeva La Repubblica Anticlericale.
André Claudot studiò al Lycée Carnot di Digione, che lasciò per entrare all'École des Beaux-Arts della stessa città nel 1905. Nel 1909 si trasferì a Parigi, dove visse e lavorò per una compagnia che realizzava scenografie teatrali a Belleville, ma anche a Les Halles e sui lungofiume. Conosceva anche la povertà. Dopo l'alluvione di Parigi del 1910, visse addirittura per strada insieme ai vagabondi.
In questo periodo strinse amicizia con attivisti anarchici e nel 1912 tornò a Digione, dove si dedicò alla campagna anarchica. Fu mobilitato nel 1914 e continuò a disegnare (clandestinamente) per la stampa di estrema sinistra. Pose fine alla guerra nei Balcani. Smobilitato nell'agosto del 1919, tornò a Digione dove sposò Suzanne Verriest. Nel 1922 venne organizzata a Digione una mostra dei suoi disegni di guerra. Raccontò anche di aver donato dei taccuini di schizzi (400 disegni) a un gruppo anarchico di Saint-Étienne (Loira) alla fine della guerra.
Nel 1920, André Claudot torna a Parigi ed espone ai Saloni parigini e borgognoni (Salons des Indépendants, Salon d’Automne, Salon de l’Essor a Digione), al Salone dell’automobile del 1924 (come decoratore) e all’Esposizione di arti decorative di Parigi del 1925. Fu anche membro del Gruppo Clergé (fondato dal pittore Auguste Clergé), formato da artisti di Montparnasse. Nel 1926, il suo amico, il pittore Marcel Bach, gli offre l'opportunità di condividere lo spazio espositivo della galleria La Palette française al 151 Bd Haussmann, dove espone i suoi dipinti raffiguranti "la zona" e Les Halles. Una delle sue opere venne apprezzata e acquistata dallo scultore Antoine Bourdelle, cosa che accrebbe la sua notorietà. All'epoca poteva contare anche sull'appoggio di François Pompon, che, come lui, era membro dell'associazione letteraria e artistica borgognona L'Essor, alla quale partecipavano il suo amico Émile Rondinet e il futuro sindaco socialista della città, Robert Jardiller.
Nel settembre del 1926, con l'appoggio di Bourdelle e Pompon, secondo la sua testimonianza in Écoutez Claudot, partì per la Cina, su istigazione del suo amico, il pittore cinese Lin Fengmian (Lin Fong-mien), e divenne professore per un anno all'Istituto nazionale delle arti di Pechino, dove strinse amicizia anche con il pittore Qi Baishi (Tsi-Pai Che). Lì entrò in contatto con studenti comunisti o simpatizzanti e protestò violentemente contro il colpo di stato di Zhang Zuolin (Tchang-Tso-Lin) che fece giustiziare molti dei suoi studenti. Ufficialmente criticata per il suo insegnamento (studio del nudo, pittura di strada, uso della pittura a olio), la scuola ebbe problemi di finanziamento legati a questi eventi e il contratto di Claudot a Pechino fu interrotto. Dopo la liberazione di Pechino da parte del Kuomintang nel 1928, insegnò all'Istituto d'arte di Hangzhou (Hang-Tchéou), fondato in particolare da Lin Fengmian che lo portò nella regione. Fu quindi una figura importante nella cooperazione tra artisti francesi e cinesi, in collegamento con le reti rivoluzionarie internazionali.
Tra i suoi studenti c'erano i pittori Li Keran, Hu Yichuan (1910-2000) e Chen Tiegeng.
Ritornato a Parigi nel 1930, si stabilì nuovamente a La Ruche e poi, nel 1932, nella Cité des artistes a Montmartre, che era stata appena inaugurata. Furono anni difficili, come testimoniano le sue tessere di disoccupazione del 1932, 1933 e 1934. Al suo ritorno dalla Cina, continua ad esporre nei Saloni parigini (Salons d'Automne, Salons des indépendants, Salon de la Société des artistes français nel 1933, Salon des artistes anciens combattants nel 1934) fino al suo ritorno in Borgogna.
André Claudot aderì alla Massoneria e fece parte della loggia Work and True Faithful Friends. Sotto l'impulso dell'amico Émile Rondinet, e con l'arrivo al municipio di Robert Jardiller, tornò definitivamente a Digione come professore all'École des Beaux-Arts alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera del 1935. Successivamente dipinse dei quadri
Ref: K598ZRAI50