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Giovanni Enrico Roos (1631-1685)
La cartomante nelle rovine romane
Olio su tela firmato in basso a destra “J. ROOS fecit” e datato 1678 sotto la firma
Dimensioni: 93 x 108 cm
Dimensioni con cornice: 111 x 127 cm
Bibliografia
Nato nel Palatinato, Johann Heinrich Roos subì tutte le tragiche conseguenze della Guerra dei Trent'anni. Nel 1640 la sua famiglia calvinista si rifugiò ad Amsterdam e l'artista si formò presso pittori olandesi di animali. I suoi maestri furono Guilliam de Gardijn (intorno al 1597-dopo il 1646; questo artista non deve essere confuso con Carel du Jardin), Cornelis de Bie e Barent Graat. Non è documentato un viaggio in Italia (intorno al 1650). In ogni caso, dal 1653 l'artista visse di nuovo in Germania, dove entrò al servizio del principe elettore del Palatinato. Nel 1667, questo instancabile pittore e disegnatore preferì stabilirsi con la famiglia a Francoforte, città commerciale che gli consentiva di vendere meglio le sue produzioni. Morì lì in un incendio domestico.
Influenzato dalle pastorali di Nicolas Berchem, si distinse particolarmente nella pittura di paesaggi popolati di animali. Era riconosciuto come ritrattista, ma era più apprezzato come pittore di animali.
Le sue opere si trovano oggi nei più grandi musei del mondo: il Louvre, Palazzo Pitti, l'Hermitage e nella maggior parte dei principali musei tedeschi.
L'opera presentata incarna perfettamente lo stile caratteristico dell'artista. La scena di genere, ambientata in rovine e popolata di animali, contribuì alla sua fama. Tuttavia, il soggetto di questo dipinto è alquanto atipico. Sebbene la cartomante abbia riscosso grande successo nel XVII secolo, questo tema è relativamente raro nelle opere dell'artista. Alcune sue opere, tuttavia, come quelle conservate allo Städel Museum (foto 10) e all'Hermitage Museum (foto 11), evocano le famiglie zingare. Qui sembra che questa famiglia si sia accampata in antiche rovine. Sullo sfondo vediamo parte della famiglia intenta a preparare la zuppa, bambini che giocano a carte e, probabilmente, la matriarca che si prepara a leggere il futuro a una coppia di nobili che passeggia nell'entroterra romano.
Questo dipinto è un notevole esempio di cosa poteva essere l'arte del XVII secolo, con una sottile commistione di generi: le rovine, la tavolozza di colori tipicamente italiana, l'attenzione ai dettagli e la scena di genere di ispirazione più nordica (come l'aneddoto discreto in alto a destra, dove vediamo una persona che si libera dietro una roccia, mentre un cane si avvicina incuriosito).
Ref: TUOJ3151TN