Periodo Impero, Pendolo Minerva Pesa Amore E Anima, Attribuito Ad A.A.Ravrio.

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Bellissimo orologio d'epoca Impero in bronzo dorato e patina verde antico raffigurante Minerva seduta su uno sgabello di fronte ad un tavolino monopiede etrusco.
La dea tiene con la mano alzata una bilancia nella quale pesa da un lato Eros fanciullo (Amore, Amore) e dall'altro una farfalla (Psiche, l'anima).
Il decoro, sullo sfondo, simula un tempio con colonne corinzie e timpano triangolare decorato in alto da una maschera di vecchio amerindio cara ad André-Antoine Ravrio (usata comunemente sui suoi applique e lampadari).

Ai lati del monumento, una mensola monopiede a parete con gamba a voluta leonina accoglie una bella brocca antica.

Questa scena può essere interpretata come un'allegoria del trionfo di Psiche, dove si guadagna il suo posto tra gli dei.
La storia di Eros e Psiche, infatti, può essere letta come un'allegoria dell'anima divisa tra amore carnale e amore divino.
Da amante della mitologia e delle sue leggende, vorrei riassumere la storia di questa coppia leggendaria, così come ce l'ha raccontata Apuleio:

C'era una volta (per poterlo raccontare ai propri figli), in un regno lontano, un re e una regina avevano tre figlie tanto belle quanto graziose. La più giovane era così straordinariamente bella, così meravigliosa, che non c'erano parole per esprimerla. Gli uomini affascinati dalla giovane Psiche dimenticarono il culto di Venere, dea dell'amore e della bellezza. Quindi fa appello a suo figlio Cupido per vendicarsi dell'affronto. Ma il dio stesso soccombe al fascino dell'innocente principessa: si è inavvertitamente ferito con una delle sue stesse frecce o ha trionfato la purezza d'animo di Psiche?
Tuttavia, invece di consegnare la principessa in sposa al più miserabile dei mortali, come gli aveva ordinato sua madre Venere, Cupido fa rapire Psiche in aria e la installa nel suo palazzo incantato, dove tutto è oro, lusso e voluttà. Voci impalpabili ascoltano i minimi desideri della fanciulla; ogni notte, il suo misterioso marito la riempie di felicità. Lei rimane rapidamente incinta. Ma gli manca la sua famiglia. Riesce a rivedere i suoi genitori e porta le sue sorelle, a condizione che non provi mai a vedere la faccia di suo marito.
Certo, le sue sorelle invidiano subito la sua vita degna di una dea. Insinuano che suo marito sia solo un mostro, così terribile che teme di essere visto. Psiche, torturata dal dubbio, vuole andare a fondo. Dotata di una lampada a olio per illuminare la bestia e di un pugnale per ucciderla, sorprende Cupido nel primo sonno dopo l'amore. Ed è abbagliante! Ma una goccia d'olio cade dalla lampada e il dio ferito scompare per sempre.
Seguono lunghi vagabondaggi per Psiche addolorata: chiede aiuto a Giunone, poi a Cerere, e infine si arrende a Venere. Diventa schiava della "suocera" che la fa frustare e la sottopone a prove degne delle gesta di Ercole: dopo aver smistato montagne di semi e riportato indietro la lana d'oro delle pecore cannibaliste, deve raccogliere le acque dello Stige, il fiume infernale, alla sua sorgente. Infine, deve ancora scendere negli Inferi per chiedere a Proserpina, la moglie di Plutone, sovrano del regno sotterraneo, il segreto della sua bellezza, chiusa in una scatola donata da Venere.
Bella e gentile come sempre, a Psiche non mancano gli aiutanti: formiche, alberi e fiumi, una torre e persino l'aquila di Giove le offrono spontaneamente i loro servigi. Tuttavia la principessa cede alla leggendaria curiosità femminile, ben nota fin dai tempi di Pandora, e apre il vaso di Proserpina: ella sprigiona così vapori mortali che la fanno sprofondare in un sonno profondo, ma Cupido viene a rianimarla toccandola con la punta di una delle sue frecce. Il giovane dio innamorato ottiene da Giove che sua moglie sia accolta alla tavola degli dei sull'Olimpo. Psiche lì consuma nettare e ambrosia, che la rendono immortale: ora gode della beatitudine eterna accanto al suo dio.

Sono sicuro che questa bella storia ti ha fatto pensare ad altre, più moderne, alla Disney e consorti.

Opera di grande finezza con intagli netti, con una magnifica doratura originale.

Perfettamente funzionante, revisionato da esperto orologiaio.

Raro modello attribuito ad André-Antoine Ravrio (1759-1814).

Periodo Impero.

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Ref: E84RIQZXQO

Stile Impero, Consolato (Orologi da tavola Stile Impero, Consolato)
Epoca XIX secolo (Orologi da tavola Epoca XIX secolo)
Paese di origine Francia
Artista A.A. Ravrio
Larghezza (cm) 3O cm
Altezza (cm) 44 cm
Materiali Bronze
Tempi di spedizione Pronto per la spedizione in 4-7 giorni lavorativi
Localizzazione 69009, Lyon, Francia
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