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Questo tavolo con piedistallo è ancora più raro per la sua notevole qualità e artigianalità.
È una copia esatta del famoso modello realizzato da Adam Weisweiler e Pierre Philippe Thomire, conservato a Palazzo Fontainebleau.
Gli studi e le perizie sulla cornice e sui bonzi dimostrano che l'esemplare offerto risale all'inizio del XIX secolo, durante la Restaurazione, probabilmente tra il 1820 e il 1830, sotto Carlo X.
(A partire dalla seconda metà del XIX secolo, i principali produttori continuarono a produrre questo tavolo con piedistallo: Millet intorno al 1860, poi Linke dalla fine del XIX secolo).
Una modanatura in ormù con palmette e foglie d'acanto stilizzate, sottolineata da una fascia, circonda il piano principale, che è in marmo verde antico e misura 92 cm di diametro.
La base a quattro gambe in bronzo finemente cesellato è ornata da sirene alate. Le sirene alate sostengono gli ampi montanti a volute nervate, che poggiano su piedi ad artiglio.
La solida base, impiallacciata in radica di amboyna, è sottolineata da una cornice in bronzo dorato con un fregio di palmette.
Al centro, su una pedana stilizzata con fregio a canne, un vaso ovoidale in marmo verde antico poggia su un piedistallo ottagonale a sbalzo.
Jean-Pierre Samoyault, ex curatore del Musée National du Château de Fontainebleau, ha attribuito l'identico pezzo di riferimento ad Adam Weisweiler e Pierre Philippe Thomire alla fine del XVIII secolo.
Questo magnifico pezzo fu consegnato da Rocheux per il Castello di Fontainebleau. Questo mercante lo acquistò certamente in seguito alle vendite rivoluzionarie. Il mobile compare in un memorandum del 23 agosto 1810: "tavolo con piedistallo in radica di iff o radica di Amboine, il quarto rotondo con foglie e palmette ornamentali, sostenuto da quattro cariatidi in bronzo, alcune dorature sul tappetino e appoggiato su un vassoio decorato con bronzi dorati sul tappetino e un vaso al centro. Misura 3 piedi di diametro per 2 piedi e 6 pollici di altezza, prezzo 1900" (AN, O2 518, dossier 3, pièce 30).
Si trova ancora a Fontainebleau ed è illustrato in :
J-P. Samoyault, Fontainebleau, Musée national du château, Catalogue des collections de mobilier 3, Meubles entrés sous le Premier Empire, RMN, Paris, 2004, p.248
Le sirene alate che fanno parte della composizione della sua decorazione in ormolu sono liberamente ispirate ad alcuni disegni di ornatisti parigini dell'ultimo quarto del XVIII secolo, in particolare a un disegno di Jean-François Forty che raffigura un braccio leggero composto da un putto con una coda di pesce, illustrato in H. Ottomeyer e P. Pröschel, Vergoldete Bronzen, Band I, p.288, fig.4.16.2 e un disegno di applique di Jean-Demosthène Dugourc con una figura di sirena alata riprodotto in H. Ottomeyer e P. Pröschel, op.cit, p.289, fig.4.16.6.
Pierre-Philippe Thomire ha utilizzato questo elemento decorativo, identico o con variazioni, in alcune delle sue opere.
Simili animali marini fantastici compaiono su una serie di candelabri a forma di treppiede attribuiti a Thomire e studiati da Gervase Jackson-Stops nel catalogo della mostra The Treasure Houses of Britain, Washington, National Gallery of Art, 1985-1986, nota 491; se ne conoscono diverse coppie, tra cui due nel Mobilier national (acquistati da Thomire dal dipartimento dei mobili imperiali nel 1812), una nel Musée de la Malmaison e una nella sala da pranzo della regina al castello di Ludwigsburg. Figure identiche ornano anche una coppia di grandi ateniesi tripodi, ora trasformati in bruciaprofumi, venduti da Christie's, Londra, il 12 giugno 2003, lotto 1044; e una coppia di appliques in bronzo patinato e dorato vendute da Sotheby's, New York, il 16 maggio 1987, lotto 55.
Infine, figure di sirene alate leggermente diverse decorano il famoso candelabro "American Independence", originariamente destinato a essere collocato su una commode di Riesener nel gabinetto interno di Luigi XVI a Versailles, ora al Musée du Louvre (illustrato in P. Verlet, Les bronzes dorés français du XVIIIe siècle, Paris, 1999, p.46, fig.40), che l'autore assimila all'opera di Thomire; nonché una coppia di vasi in marmo bianco e bronzo patinato e dorato direttamente ispirati a un acquerello attribuito alla bottega di Thomire e oggi conservato al Musée des Arts décoratifs di Parigi (riprodotto in H. Ottomeyer e P. Pröschel, op.cit., p.298, fig.4.18.6).
Ottimo stato, doratura originale.
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Ref: 28ZK8QZAV8