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Bellissima cassettiera saute in stile greco con intarsi in legno satinato con cornici amaranto e fregi greci in bosso tinto verde. Ricca decorazione finemente cesellata di bronzi dorati con cadenti angolari con teste di leone e corone d'alloro, serrature con nodi a nastro, goccia di grembiule decorata con mascherone, zoccoli a zampa di leone. La cassettiera si apre con 2 ampi cassetti. Ha conservato il suo marmo originale, spesso, Breche d'Alep, modellato e non tagliato (traboccante nella parte posteriore per appoggiarsi a basse boiserie).
Molto elegante, le sue proporzioni sono perfette, senza alcun difetto di gusto. Da notare gli eleganti piedi ricurvi, che ricordano lo stile Luigi XV, il corpo rettangolare aggettante e i bronzi già Luigi XVI. Bellissimo lavoro di intarsio, satinato con punta di diamante. Colori molto belli che rimangono freschi e molto contrastanti. L'utilizzo di un marmo di lusso, la breccia di Aleppo, e i bronzi finemente cesellati sono un vero lusso. Opera parigina del periodo di transizione intorno al 1775. Porta il timbro di François Rubestuck e il marchio di Jurande.
Tuttavia i bronzi sono tipici di quelli utilizzati da Nicolas Petit (teste di leone, maschere sulla calotta centrale del cassetto). Il museo Carnavalet presenta un cassettone greco timbrato da Nicolas Petit con gli stessi bronzi con teste e zampe di leone e una lastronatura satinata anch'essa a punta di diamante. Molti ebanisti del XVIII secolo collaborarono, essendo l'uno venditore dell'altro e viceversa, a volte con due francobolli o talvolta solo quello del venditore. Sebbene la collaborazione di questi due grandi ebanisti sia poco documentata, crediamo che il nostro comò ne sia un esempio, probabilmente un'opera di Petit timbrata da Rubestuck, oppure un'opera di Rubestuck che l'ha decorata con bronzi solitamente utilizzati da Petit.
François Rubestuck (1722-1785), è un ebanista parigino di origine tedesca. Si stabilì a Faubourg Saint-Antoine prima di conseguire il master il 7 maggio 1766. Si trasferì poi in rue de la Roquette e poi in rue de Charenton. Questo meticoloso e abile ebanista ha purtroppo una forte propensione al bere e la separazione dalla moglie gli impedisce di mettere a frutto tutto il suo talento. Se sa adattarsi facilmente all'evoluzione degli stili da Luigi XV a Luigi XVI.
Divenuto maestro nel 1761, Nicolas Petit gestiva il suo laboratorio "Nel nome di Gesù" in rue du Faubourg Saint-Antoine. Attivo da più di trent'anni, il suo lavoro seguì tutti gli stili del XVIII secolo e la qualità del suo lavoro fu presto riconosciuta. La sua carriera iniziò con raffinatissimi cassettoni dalla forma curva in stile Luigi XV, segretari, scrivanie, tavolini, finemente intarsiati con rami fioriti. Con l'avvento del “gusto greco” si ispirò all'arte classica per la decorazione dei suoi mobili. I suoi cassettoni Transizione sono spesso decorati con bronzo composto da due urne sormontate da un drappeggio e questi famosi cadeni angolari con testa di leone, come il cassettone presentato al Museo Carnavalet di Parigi, altri sono intarsiati con motivi geometrici o floreali. Nel complesso, i mobili di Nicolas Petit, con decori semplici e classici, sono sempre di buon gusto e realizzati con cura. I suoi mobili si trovano nei più grandi musei.
La nostra bellissima cassettiera è in ottime condizioni. Mobile molto sano e conservato in buone condizioni originali senza incidenti o grossi restauri salvo vecchi piccoli ritocchi alle impiallacciature.
E' stato restaurato dal nostro ebanista senza alcun compromesso qualitativo con una vera verniciatura a timbro tradizionale. Doratura al mercurio di bronzi originali ben conservati. Nessun incidente da segnalare.
Lunghezza: 126,5 cm (compreso l'incavo posteriore)
Altezza: 84,5 cm
Profondità: 57 cm
Ref: PKXF90PCR7