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Disegno in grafite che rappresenta una donna vestita all'antica che brandisce uno specchio, è un'allegoria della verità.
Dedica e firma in basso a sinistra "Al mio amico Dreyfus, Germain Ribot".
Inquadratura così com'è.
Periodo del XIX secolo
Dimensioni: H 34 x L 25 x P 1,5 cm, vista: H 17 x L 9,5 cm
L'artista: Germain Ribot (1845-1893), nato Clément Théodule Ribot.
Figlio e allievo del famoso artista autodidatta Théodule Ribot (1823-1891) le cui opere sono presenti nelle collezioni del Museo di Belle Arti di Caen e che sono state oggetto di una bella mostra nel 2022 “Théodule Ribot (1823-1891) , Una deliziosa oscurità".
Germain Ribot adottò i modi oscuri e contrastanti di suo padre, ma successivamente apportò un tocco personale più colorato ai suoi dipinti di fiori. Espone a Parigi e partecipa al Salon des Artistes Français dal 1870 al 1883.
Il caso Dreyfus
Si trattava di un affare di stato che divenne un grave conflitto sociale e politico in Francia durante la Terza Repubblica alla fine del XIX secolo. Si tratta dell'accusa di tradimento mossa al capitano Alfred Dreyfus, ebreo di origine alsaziana, che alla fine venne scagionato. Essa scosse la società francese per dodici anni, dal 1894 al 1906, dividendola profondamente e durevolmente in due schieramenti contrapposti: i "Dreyfusardi", sostenitori dell'innocenza di Dreyfus, e gli "anti-Dreyfusardi", sostenitori della sua colpevolezza.
Ref: 90Q1I50SGF