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Ex studente della scuola di ceramica di Vierzon e della Scuola di Belle Arti di Bourges (dove ha conosciuto Jean Lerat), nonché della Scuola di Belle Arti di Parigi, ha una solida formazione in disegno e pittura. Arriva a La Borne nel 1943 per lavorare con François Guillaume e Jean Lerat nell'atelier di Armand Bedu, sfuggendo così allo STO (Servizio di Lavoro Obbligatorio) in Germania e vivendo a La Borne illegalmente.
Lavora poi nello studio di Alphonse Talbot, al quale succede nel 1958.
Nel 1962, insieme a Pierre Mestre, Yves Mohy e Claudine Monchaussé, fonda l'Associazione dei ceramisti di La Borne e organizza la prima di una serie di mostre annuali nell'ex laboratorio del ceramista Émile Foucher. L'associazione dei vasai di La Borne succedette all'amicale e depositò il suo statuto nel 1971. Fu il precursore dell'attuale Association des céramistes e del Centre de céramique contemporaine de La Borne.
È stato uno dei membri fondatori dell'Associazione per la salvaguardia e la protezione del patrimonio poetico e del sito di La Borne e nel 1987, insieme all'associazione, ha allestito il Musée de la poterie traditionnelle nell'antica cappella del villaggio.
André Rozay la Borne suonatore di ghironda in gres
altezza 16 cm in perfette condizioni vedi foto attenzione la crepa è una ritrazione con la cottura.
LA BORNE Un villaggio dedicato agli artigiani della ceramica le cui creazioni sono ricercate dagli appassionati di gres.
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Continua la sua biografia:
André Rozay ha prodotto una serie di pezzi torniti e sculture utilitarie, molto spesso costruite con elementi realizzati alla ruota e smaltati con cenere.
Con la sua forte stilizzazione e le sue forme vigorose, André Rozay ha rivisitato i temi dell'immaginario e della ceramica bornois, i suoi soggetti preferiti. Le sue opere comprendono sculture di animali dalle forme molto pure, ritratti, busti di artisti e figure a figura intera (come la pastorella di Marie-Claire).
André Rozay realizzò anche un gran numero di disegni nervosi sul tema del commercio della ceramica, alcuni dei quali illustrano i libri di Robert Chaton su La Borne.
Non si può fare a meno di André Rozay la Borne XX e siècle
Ref: 2FM1MSNLAE